Competenze integrative, complemento indispensabile alla maestria del materiale

Difficilmente possiamo essere definiti solo marmisti. Le competenze e i servizi che offriamo vanno ben oltre il significato abitualmente attribuito a questa professione, sebbene il materiale lapideo rimanga comunque il fulcro del nostro lavoro ed è da ciò che deriva l'uso di questo termine.

Sarebbe forse più corretto riferirsi al nostro ruolo come a quello di un project manager nell'arredo in pietra che ha, nella profonda padronanza del materiale, la base fondante per le sempre più numerose attività a suo corredo.

 

Attività che necessitano di capacità ampie nell'ambito del nostro stesso settore, riassumibili nella conoscenza di tutta la filiera produttiva, e trasversali in altri ambiti produttivi, siano quello metalmeccanico, elettrico o idraulico.

 

Per un progetto relativo a un bagno di una villa russa abbiamo applicato con metodo una procedura sviluppata internamente alla nostra azienda per l'alleggerimento e il rinforzo di lastre di travertino che, debitamente lavorate, andavano a rivestire una vasca preesistente.

Gli obiettivi che gli architetti ci hanno chiesto di raggiungere sono stati la leggerezza dei singoli pezzi, che consentissero una facile movimentazione in cantiere, un'installazione da rendere il più semplice e veloce possibile, l'ispezionabilità della vasca rivestita e una robustezza generale da permettere un uso quotidiano esente da problematiche di sicurezza.

 

Abbiamo quindi sviluppato l'intero progetto sull'accoppiamento di marmo e honeycomb, ottenendo al contempo un'eccellente rigidità strutturale, una protezione in caso di rottura del materiale lapideo e l'importante possibilità di creare unioni meccaniche fra i vari pezzi mediante l'utilizzo di ganci metallici.

 

La struttura a nido d'ape dell'honeycomb, formata da una trama in alluminio, raggiunge livelli di flessione e torsione così bassi da essere trascurabili e risulta essere una formidabile base di supporto per pietre e marmi che vogliono essere portati a spessori ridotti, anche al di sotto del centimetro. Con l'impiego di collanti specifici, da scegliere in base al marmo e al materiale (legno, metallo, vetro, plastica) da accoppiare e applicati seguendo scrupolosamente le indicazioni dei produttori, l'intera superficie della pietra o del marmo a contatto con l'honeycomb risulta ad esso solidale e vi rimane incollata anche in caso di rottura del materiale naturale, evitando situazioni di potenziale pericolo. L'honeycomb, entro certi limiti dimensionali, permette inoltre l'alloggiamento di boccole, viti, dadi e rondelle, che possono diventare un fondamentale elemento di aggancio e fissaggio.

Il premontaggio eseguito in azienda ci ha permesso di verificare la bontà del lavoro svolto e di testare il buon funzionamento di tutti gli elementi strutturali.

 

Un esempio questo, tra i tanti della nostra quotidianità, che ben ci rimarca l’importanza di possedere un bagaglio di competenze integrative alla padronanza del materiale, per una buona riuscita di un progetto di design.

 

 

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